mercoledì, 18 Settembre 2024
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Dentista e Igiene Orale, Consigli per la Salute dei Denti e Del Portafoglio

Sono in netta diminuzione le visite dal dentista, a confermarlo sono i dati Censis che mettono in correlazione il calo marcato del numero di persone che decide di farsi effettuare un controllo dei denti con la crisi economica. Nel 2013, confermano i dati, ben 6,8 milioni di pazienti in Italia hanno rinunciato alle cure odontoiatriche, non certo per mancanza di voglia ma per l’impossibilità di sostenerne i costi, e ad essi si sommano altre 900 mila persone che non le hanno effettuate per motivi differenti.

Spesso si tratta di una scelta obbligata che può però rivelarsi controproducente perchè ridurre la prevenzione comporta, sul lungo periodo, un aumento dei costi dal dentista per non aver trascurato troppo a lungo la salute dei denti.

Del resto avere denti sani permette di evitare rischi anche per quanto riguarda la salute dell’intero organismo, poichè una corretta masticazione permette di avere una digestione corretta. Ma non solo perchè fare la pulizia dei denti e sottoporsi a controlli periodici dal dentista permette anche di prevenire malattie gravi come i disturbi cardiaci, spesso derivanti proprio da denti in cattivo stato.

Infine la prevenzione, la pulizia quotidiana e le visite odontoiatriche rappresentano l’arma vincente per migliorare la propria autostima ed i rapporti sociali poichè orientate al mantenimento in salute dei denti, e così del sorriso e della propria espressione facciale.

Dentista, consigli per salute denti e per risparmiare

Salute dei denti, accorgimenti e suggerimenti per risparmiare

Dunque anche se sul breve periodo non andare dal dentista può sembrare il miglior modo per risparmiare ed evitare ‘folli’ spese, al primo posto dei migliori consigli per risparmiare vi è proprio la prevenzione e la visita di controllo, unita ad una regolare pulizia dei denti, un costo fisso per evitare cattive sorprese in futuro. Ma anche affidarsi al professionista giusto, in grado di garantire un intervento di qualità al giusto prezzo, consente di evitare costi eccessivi o interventi inutili e superflui. Spesso infatti tra le parcelle dei dentisti ci sono differenze molto importanti, ed è qui che entra in gioco la capacità di scegliere bene il professionista al quale rivolgersi e che sappia fornire le corrette risposte ad ogni dubbio o domanda del paziente.

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Pulizia dei denti, impianto o ponte? togliamoci i dubbi

Tra le domande ‘chiave’ per capire quanto un dentista sia potenzialmente affidabile, ve ne sono tre in particolare che hanno risposte scarsamente opinabili. La prima è la seguente, ‘ogni quanto tempo devo andare dal dentista a fare la pulizia dei denti?‘. La risposta è molto semplice: è importante sottoporsi regolarmente alle visite di controllo e a sedute periodiche di igiene orale, perchè consente di intercettare precocemente possibili alterazioni dei denti e delle gengive ma anche delle protesi (se presenti) e dei tessuti che circondano l’impianto. Il professionistà potrà, a seconda della situazione, attuare programmi di mantenimento differenziati e personalizzati a cadenza periodica di tre, sei o dodici mesi, in modo tale da valutare la stabilità della situazione e controllare o eliminare i microorganismi dannosi che provocano la temuta carie o la malattia parodontale-perimplantare.

Per quanto riguarda invece il dover scegliere tra un impianto ed un ponte tradizionale, la letteratura internazionale conferma che la loro durata e stabilità dopo 10 anni è la medesima. Ma a differenza del ponte, l’impianto consente al paziente di evitare che vengano limati i due denti sani sui quali ancorare il ponte, un prezioso risparmio biologico. L’impianto singolo, inoltre, è totalmente assimilabile al dente naturale e questo consente un miglior mantenimento igienico. Ma qualora le condizioni di osso e gengiva risultino insufficienti per l’applicazione di un impianto, o nel caso di denti vicini destinati comunque a protesi, il ponte tradizionale potrebbe rivelarsi la soluzione consigliabile.

Dentifrici sbiancanti, si possono usare senza chiedere al dentista?

I dentifrici sbiancanti e, più in generale, i prodotti per lo sbiancamento dei denti sono solitamente formati da una componente abrasiva che elimina le colorazioni superficiali e da una componente chimica la cui funzione è, invece, quella di dissolvere i depositi colorati. E’ dunque possibile impiegare questi prodotti per la rimozione di pigmentazioni leggere, come quelle legate al fumo o all’alimentazione, e nel mantenere i risultati di un trattamento sbiancante.

Ma l’utilizzo improprio dei dentifrici sbiancanti può, soprattutto se lo smalto è debole o danneggiato, provocare danni irreversibili allo smalto stesso, oltre all’irritazione delle gengive.

Ecco perchè i prodotti per lo sbiancamento dentale andrebbero utilizzati con cautela e solo in seguito ad una visita odontoiatrica, dietro indicazione del dentista.

Autore
Daniele
Giornalista pubblicista, si occupa di comunicazione in tutte le sue forme. Laureato in Comunicazione Digitale collabora con diverse testate giornalistiche online e offline.

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