Nonostante i lasciti della crisi economica dell’ultimo decennio, l’imprenditoria italiana non sembra lasciarsi abbattere, dimostrando, al contrario, un notevole impegno per emergere nello scenario europeo ed essere al passo con il trend dell’innovazione e della digitalizzazione.
Il convegno dello scorso novembre “Corporate Entrepreneurship e Open Innovation: innovare con un occhio alle startup”, a cura degli Osservatori Digital Innovation, ha messo in evidenza come le aziende abbiano intenzione di puntare sull’innovazione e sulla collaborazione con le startup e con i centri di ricerca per portare un’aria di cambiamento al Paese. Se le cosiddette aziende “innovative” erano poco più di 800 all’inizio del 2013, il loro tasso di diffusione in Italia è oggi aumentato di circa dieci volte, dato che non può essere di certo trascurato dagli imprenditori.
Alcuni dei settori in crescita, come rilevato nel 2016 dall’indagine ISTAT sulle neo imprese, sembrerebbero essere l’edilizia, il design, il commercio e l’agricoltura, settore in forte aumento anche nel Mezzogiorno e in cui l’Italia primeggia in tutta Europa.
La ventata di novità e ottimismo giunta nel nostro Paese lascia sempre più spazio anche a settori di nicchia come quello del gioco e delle scommesse sportive, che hanno subito un forte slancio nell’ultimo anno, evidenziando un numero sempre più alto di appassionati. Il mondo del casinò e quello delle scommesse legate al mondo dello sport si piazzano ai vertici in termini di crescita e spesa da parte degli italiani, oltre che a un consequenziale aumento delle vincite, sia online che nelle agenzie fisiche.
Le aziende leader in Italia
Quali sono le migliori aziende italiane per fatturato? Di cosa si occupano? Un’indagine del centro di studi Mediobanca ci aiuta a fare chiarezza. Nel settore dell’energia, il gruppo Enel mantiene la prima posizione, seguito dal gruppo Eni, con un fatturato di 69,1 miliardi di euro. Anche il settore auto, nonostante il successo delle filiali di case automobilistiche straniere come Volkswagen, Peugeot e Renault, mantiene un primato tutto italiano, grazie ad un fatturato di 26 miliardi di euro da parte dell’ex gruppo Fiat, oggi FCA.
Grande successo anche per il settore della meccanica, legato alle componenti delle automobili. Al vertice troviamo GE Italia Holding, che può vantare il merito di aver fatturato più di 6 miliardi di euro nel 2016.
La moda Made in Italy primeggia con i 9 miliardi di Luxottica, seguita da Prada, Giorgio Armani e Calzedonia al quarto posto, con 2 miliardi di euro di fatturato.Non è da meno l’industria alimentare, seppur capeggiata dal gruppo Parmalat, contro llato d al 2011 dal gruppo francese Lactalis, cui fanno seguito aziende come Cremonini e Barilla, entrambe con circa 3 miliardi e mezzo di fatturato.Tra le top 10 dell’editoria e della stampa figurano il gruppo Mondadori al primo posto, con quasi 1,3 miliardi di euro, il gruppo Rizzoli e il gruppo editoriale l’Espresso, seppur entrambi in leggero calo rispetto al 2015.
In ultimo, ma non da meno, svetta l’industria del legno e dell’arredo con Saviola Holding al primo posto con 545 milioni di fatturato, seguito da Friul Intagli Industries e da divani Natuzzi.